Il numero monografico di Horizonte è dedicato alla pubblicazione degli atti di un convegno di studi svoltosi a Kiel nel settembre 2003: i curatori avviano la silloge sottolineando il ruolo di ‘classico di riferimento’, assunto dal Furioso già presso i lettori contemporanei, e il correlato dibattito intorno al concetto di mimesi animato nell’ambito dell’aristotelismo cinquecentesco dalle correnti filosofico-letterarie di ispirazione neoplatonica. Su una tale, per altro ben consolidata, prospettiva storiografica i dodici contributi raccolti insistono sulle pratiche compositive del poema ariostesco, sulla sua natura anfibia, e sospesa tra epos e romanzo, sull’architettura labirintica capace di proiettare un’immagine speculare e visionaria del mondo e dell’autorappresentazione del Sé nell’ambito della cultura rinascimentale italiana. Ritornano qui, evidentemente, paradigmi critici di lunga durata (ma non per questo meno efficaci), come il rapporto fra unità e molteplicità nei poemi ariostesco e tassiano e la volontà tassiana di assoggettare la sylva epica ad un principio ordinatore trascendente e unitario.
DOI: | https://doi.org/10.37307/j.1866-5381.2008.01.44 |
Lizenz: | ESV-Lizenz |
ISSN: | 1866-5381 |
Ausgabe / Jahr: | 1 / 2008 |
Veröffentlicht: | 2008-04-01 |
Seiten 216 - 219
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